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Tenidinite rotulea

Patologie ginocchio


La tendinite è una malattia infiammatoria che colpisce il tendine, in altre parole la parte terminale di un muscolo, laddove questo si inserisce sull'osso.
La tendinite rotulea fa in parte eccezione a questa definizione, perché le alterazioni degenerative prevalgono su quelle infiammatorie. La definizione di tendinopatia rotulea sarebbe dunque più appropriata.

Cos'è il tendine rotuleo
Il tendine rotuleo è il robusto tendine terminale del maggior muscolo della coscia, il quadricipite. E' teso tra la rotula e l'apofisi tibiale anteriore, protuberanza che si può palpare con facilità circa 4 dita trasverse al di sotto della rotula, sulla faccia anteriore della gamba.

Soggetti prevalentemente colpiti
Le tendiniti rotulee sono perlopiù appannaggio dei giovani sportivi, nei quali esse si configurano come overuse syndromes, ovvero patologie da sovraccarico.
Questa malattia è anche nota come "ginocchio del saltatore" perchè spesso legata all'attività del salto. Giocatori di basket e volley ne sono frequentemente colpiti, soprattutto quando presentino una condizione anatomica nota come "rotula alta" o un mallallineamento del ginocchio (varo o valgo).

Sintomatologia

La tendinite rotulea si manifesta con un dolore anteriore nell'area del tendine rotuleo. Il disturbo compare in principio solo durante l'allenamento, per recedere poi nelle ore successive. Con il tempo esso può cronicizzare, esacerbandosi ogniqualvolta il paziente salti o si pieghi sulle ginocchia (squat).

Esami strumentali
La diagnosi di tendinite è esclusivamente clinica. A conferma di un preciso sopetto clinico, lo specialista può richiedere un'ecografia o una Rmn , che dimostrerà le caratteristiche lesioni tendinee (rotture, cisti, calcificazioni).

Terapie

Tutte le tendiniti si giovano in fase acuta della sospensione dell'attività fisica per alcune settimane, dell'assunzione di farmaci anti-infiammatori e dell'applicazione di una borsa del ghiaccio a periodi alterni.
Quando questi presidi non siano sufficienti a garantire la duratura risoluzione del disturbo, bisogna ricorrere a programmi riabilitativi specifici, quali lo stretching del quadricipite (così da diminuire la tensione del tendine stesso) e il lavoro muscolare eccentrico. Terapie fisiche quali gli ultrasuoni, la laserterapia, onde urto focalizzate e la ionoforesi possono coadiuvare il processo di guarigione.
Nelle fasi croniche in quadri di degenerazione tendinea (tendinosi) il trattamento chirurgico mediante scarificazioni e/o infiltrazione di preparati piastrinici ( PRP platelet-rich plasma)




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