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Dolore rotuleo

Riabilitazione ginocchio

Il trattamento conservativo della sindrome femoro-rotulea sfrutta un lavoro di potenziamento ed allungamento muscolare specifico per correggere l'asse di scorrimento rotuleo nella troclea femorale. È composto da tre fasi distinte di lavoro:

I Fase: Trattamento della sintomatologia dolorosa
In questa fase il paziente trae beneficio dall'applicazione di impacchi freddi durante la fase dolorosa acuta (20-30 minuti per più volte al giorno), successivamente esercizi di streatching passivo ed un ciclo di trattamento miofasciale riducono la pressione esercitata dalla rotula sulla troclea alleviando la sintomatologia dolorosa. Anche l'applicazione del taping elastico kinesiologico può favorire il processo di decompressione articolare. Una volta ottenuto una corretta distensione dei tessuti, si può procedere a rinforzare in maniera specifica il muscolo vasto mediale, in particolare la porzione obliqua più distale, con la finalità di aiutare il legamento femoro-rotuleo nel mantenimento della rotula. A tale scopo il paziente potrà eseguire con carico limitato esercizi di flesso estensione del ginocchio (in particolare gli ultimi 10-15°) con elastici, pesi, palloni stretti fra le ginocchia, esercizi di mezzo squat e di discesa dalle scale. In questa fase l'utilizzo di tutori per il centraggio rotuleo o l'applicazione di bendaggi funzionali correttivi mediante taping rigido possono aiutare a mantenere i benefici ottenuti.

II Fase: Recupero funzionale
Una volta ottenuto un buon tono muscolare a livello del vasto mediale ed una buona correzione del movimento femoro-rotuleo negli esercizi precedentemente descritti, il paziente potrà iniziare ad eseguire i medesimi esercizi con carico articolare completo ed in condizioni di instabilità mediante l'uso di tavolette propriocettive, swiss-ball, pedane stabilometriche, esercizi monopodalici su terreno piano od inclinato, lavoro eccentrico e di squat completo. In questa fase, un bendaggio funzionale correttivo con taping elastico può aiutare il mantenimento del corretto asse di lavoro. La ricomparsa di dolere funge sempre da guida per il paziente e per il terapista, il quale modulerà il carico di lavoro in maniera individualizzata.

III Fase: Mantenimento dei benefici
Nell'ultima fase il paziente riprende tutte le attività della vita quotidiana, compreso il ritorno all'attività sportiva. Il principio della progressività deve sempre essere rispettato per prevenire ricadute. Importante è anche istruire il paziente su quali siano i movimenti che possano provocare ricadute, come ad esempio pedalare a sella bassa, alzarsi da sedute troppo basse (flessione al ginocchio superiore ai 90°).


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